mercoledì 8 luglio 2009
Direttore Carlo Alberto TreguaIl 118 da 9 a 87,5 milioni di euro in 6 anni
di Lucia RussoSpesa folle. Cresce di dieci volte in sei anni per il 118.
Proroga. La doppia convenzione Regione siciliana-Croce Rossa e Croce rossa-Siciliana servizi emergenza spa è stata prorogata dal 30 giugno di altri sei mesi.
123,9 milioni di euro. Questa la cifra stanziata per la spesa per il Servizio di emergenza urgenza nel capitolo 412525 del Dipartimento pianificazione strategica dell’assessorato regionale Sanità.
Tags: 118, Spesa Sanitaria, Croce Rossa
Palermo – Il Servizio di Pronto soccorso continuerà fino alla fine di settembre 2009 ad essere gestito in regime di doppia convenzione Regione siciliana – Croce rossa – Sise spa (Siciliana servizi emergenza). È vero che la legge di riforma della Sanità prevede, all’articolo 24 un intervento di revisione del Servizio di emergenza-urgenza entro sei mesi dall’entrata in vigore della legge stessa, ma in sostanza bisognerà aspettare il 2010 per vederne i risultati economici in termini di risparmio.
Per questo nel Bilancio preventivo 2009 della Regione siciliana, nel capitolo 412525 nell’ambito del Dipartimento regionale per la Pianificazione strategica dell’assessorato regionale alla Sanità, per la spesa per il Servizio sanitario di emergenza è segnata una cifra di 123,9 milioni di euro, la stessa del 2008. Di questa cifra, circa l’80 per cento è impiegato per la convenzione per le ambulanze della Croce rossa, il rimanente 17 per cento per l’elisoccorso e l’altro 3 per cento alla Telecom per il numero unico “118”.
Per questo nel Bilancio preventivo 2009 della Regione siciliana, nel capitolo 412525 nell’ambito del Dipartimento regionale per la Pianificazione strategica dell’assessorato regionale alla Sanità, per la spesa per il Servizio sanitario di emergenza è segnata una cifra di 123,9 milioni di euro, la stessa del 2008. Di questa cifra, circa l’80 per cento è impiegato per la convenzione per le ambulanze della Croce rossa, il rimanente 17 per cento per l’elisoccorso e l’altro 3 per cento alla Telecom per il numero unico “118”.
Secondo quanto reso noto dall’assessorato alla Sanità, la previsione per la riforma della gestione del servizio 118 guarda all’affidamento ad una fondazione pubblica sempre con la Croce rossa ma sempre sotto il controllo della Regione. Per alleggerire il peso finanziaria sul bilancio della Regione la vera soluzione sarebbe, invece, un bando pubblico per assegnare il servizio in concorrenza.
Intanto, però, è importante che l’assessore nella legge di riforma della sanità abbia fissato, all’articolo 24, comma 12, il divieto di procedere per i prossimi tre anni all’impiego di personale in numero superiore a quello utilizzato dalla Sise spa per il servizio 118, alla data di entrata in vigore della legge di riordino n. 5/2009.
E’ proprio il peso economico di personale e mezzi che viene messo sotto accusa dalla Corte dei conti nel giudizio di parificazione sull’esercizio 2008 della Regione. Scrive la Corte, nella relazione del procuratore generale d’appello, Giovanni Coppola: ” Secondo la convenzione originariamente stipulata tra Regione siciliana e Croce Rossa Italiana, il servizio “118” doveva essere assicurato con 157 ambulanze, di cui 10 in stand-by, quindi con 147 mezzi circolanti: a fine 2008 le ambulanze, rimaste invariate rispetto all’anno precedente, ammontavano a 256.
Sempre secondo la predetta convenzione, il numero di unità di personale addetto a ciascuna ambulanza doveva essere di 10, aumentato poi a 12: a fine 2008 gli autisti/soccorritori del “118” ammontavano a 3.038, con un incremento di 29 unità rispetto al numero di 3.009 raggiunto nel 2007.
Non solo risulta un aumento del numero degli autisti /soccorritori, ma altresì, in un rapporto non proporzionale, della spesa per la relativa retribuzione che era di 68 milioni di euro nel 2006, è diventata 78 milioni di euro nel 2007 ed è arrivata a 82 milioni trecentoventitremila euro nel 2008.
Alla predetta somma vanno ad aggiungersi i canoni per i mezzi ed i canoni chilometrici per le 256 ambulanze che sono ammontati nel 2008 a ulteriori 5 milioni centocinquantacinquemila euro; né vanno dimenticati i costi per le spese generali per il funzionamento della società Si.Se. S.p.A., dal momento che la C.R.I. che ha la convenzione con la Regione, non riuscendo a svolgere la gestione del servizio in proprio, lo ha affidato “in house” a detta società”.
Ancora evidenzia la Corte: “Riesce difficile capire come mai la Regione siciliana pagava per il servizio “118” complessivamente circa 9 milioni di euro nel 2002 (secondo anno di attivazione del servizio), mentre nel 2008 ha pagato 87 milioni e cinquecentomila euro circa solo per il personale e i mezzi, con esclusione delle spese generali, che sono rimborsate a consuntivo, mentre dovrebbero essere rimborsate a percentuale”.
La Croce rossa, comitato della Sicilia, ha reso noto che per il 2008 c’è stato un incremento nel numero di interventi nei due bacini territoriali di Messina e Agrigento-Caltanissetta-Enna, mentre sono rimasti invariati i soccorsi effettuati nel bacino di Palermo e Trapani. In totale nel 2008, fino a tutto novembre, sono stati registrati 209.917 interventi contro 208.061 dei primi undici mesi del 2007, quasi duemila in più
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