|
DITELO A RGS. Già da giorni la razionalizzazione decisa dalla Regione
Fare chemioterapia senza ricoverarsi? In Sicilia ora si può
PALERMO - Chemioterapia senza ricovero. Da lunedì scorso chi svolge la chemio, deve andare a casa dopo la seduta e tornare in ospedale il giorno dopo. Tutto questo, dopo la circolare arrivata dall'Assessorato regionale alla Sanità nelle aziende ospedaliere convenzionate per le terapie antitumorali di tutta la Sicilia. Di questo si è discusso ieri a Ditelo a Rgs. "In questo modo siamo costretti ad andare via il giorno stesso della terapia e a non avere, quindi, l'assistenza notturna necessaria per far fronte agli effetti collaterali, come crisi respiratorie e vomito, della chemioterapia".
A parlare è Giuseppa Urso, intervenuta ieri in trasmissione, una donna quarantaduenne, che da due anni, ogni venti giorni, da Misilmeri si sposta presso la clinica Latteri di Palermo per effettuare la terapia. "Alla fine della seduta di chemio mi piacerebbe tornare a casa da mio figlio, ma sono costretta - afferma Giuseppa Urso - a rimanere ricoverata a causa degli effetti collaterali". Il decreto assessoriale, però, è stato necessario "per allinearci ai modelli organizzativi delle altre regioni e per razionalizzare le prestazioni che fino a questo provvedimento venivano erogate impropriamente a livello di ricovero ordinario e day hospital" E come ha spiegato, ai microfoni di Ditelo a Rgs, Renato Li Donni, responsabile della programmazione ospedaliera dell'Assessorato alla Sanità. Tra queste prestazioni rientra anche la chemioterapia, ma esiste una clausola di salvaguardia proprio per questa tipologia di terapia, come ha precisato Li Donni. "Saranno i medici che hanno in cura i pazienti a stabilire chi potrà usufruire del regime di ricovero, o di quello di day hospital che prevede tutte le assistenze del caso, tenendo conto di problemi di natura sociale e clinica. Questa quota di casi gravi sarà del trenta per cento e farà riferimento alle singole aziende ospedaliere della regione".
L'Aiop, l'Associazione italiana ospedalità privata, spiega che viene sempre garantita assistenza nel rispetto dei protocolli terapeutici. «Le case di cura si attengono alle disposizione dettate dalle linee guida sulla Sanità - afferma Leo Filosto, presidente dell'Aiop- Sicilia -. Nel caso della chemioterapia sono previste prestazioni in regimi diversi sulla base della patologia e del piano terapeutico. Il nuovo regime, però, andrà sperimentato. Solo dopo si potrà valutare se le percentuali indicate dalla Regione sono praticabili».
A parlare è Giuseppa Urso, intervenuta ieri in trasmissione, una donna quarantaduenne, che da due anni, ogni venti giorni, da Misilmeri si sposta presso la clinica Latteri di Palermo per effettuare la terapia. "Alla fine della seduta di chemio mi piacerebbe tornare a casa da mio figlio, ma sono costretta - afferma Giuseppa Urso - a rimanere ricoverata a causa degli effetti collaterali". Il decreto assessoriale, però, è stato necessario "per allinearci ai modelli organizzativi delle altre regioni e per razionalizzare le prestazioni che fino a questo provvedimento venivano erogate impropriamente a livello di ricovero ordinario e day hospital" E come ha spiegato, ai microfoni di Ditelo a Rgs, Renato Li Donni, responsabile della programmazione ospedaliera dell'Assessorato alla Sanità. Tra queste prestazioni rientra anche la chemioterapia, ma esiste una clausola di salvaguardia proprio per questa tipologia di terapia, come ha precisato Li Donni. "Saranno i medici che hanno in cura i pazienti a stabilire chi potrà usufruire del regime di ricovero, o di quello di day hospital che prevede tutte le assistenze del caso, tenendo conto di problemi di natura sociale e clinica. Questa quota di casi gravi sarà del trenta per cento e farà riferimento alle singole aziende ospedaliere della regione".
L'Aiop, l'Associazione italiana ospedalità privata, spiega che viene sempre garantita assistenza nel rispetto dei protocolli terapeutici. «Le case di cura si attengono alle disposizione dettate dalle linee guida sulla Sanità - afferma Leo Filosto, presidente dell'Aiop- Sicilia -. Nel caso della chemioterapia sono previste prestazioni in regimi diversi sulla base della patologia e del piano terapeutico. Il nuovo regime, però, andrà sperimentato. Solo dopo si potrà valutare se le percentuali indicate dalla Regione sono praticabili».
19.07.2009 | Giuseppe Leone |
Nessun commento:
Posta un commento
imposta qui i tuoi commenti