27.03.2009
Sanità, arriva la pagella per i privatiLa Repubblica
Sanità, ai soccorritori del 118 «contratto a tempo pieno»Giornale di Sicilia
Il nuovo piano sanitario ricompatta governo e ParlamentoLa Sicilia
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Giornale di Sicilia - 27.03.2009
Ed. Sicilia (pag. 13)Riccardo Vescovo
REGIONE. Il provvedimento sulle ambulanze varato con un ordine del giorno dell'Ars
Sanità, ai soccorritori del 118 «contratto a tempo pieno»
Il sindacato Sales: il governo dovrà tenerne conto. La Uil: la riforma è un buon compromesso da verificare. Il servizio passa alla Regione, una fondazione vedrà la Croce Rossa al 49%
PALERMO - La riforma della sanità in Sicilia porta in dote una svolta per il 118. Dal primo gennaio 2010 il servizio dovrebbe essere gestito da una fondazione costituita per il 51 per cento dalia Regione e per il 49 per cento dalla Croce Rossa. Saranno inoltre salvaguardati i posti di lavoro dei 3.200 autisti-soccorritori dipendenti Sise, la,società in House che fino ad oggi lo ha gestito, ai quali sarà applicato il contratto di sanità pubblica. A sancire il nuovo assetto sono due ordini del giorno approvati mercoledì all' Ars nell'ambito della riforma della sanità, col parere favorevole del governo, e proposti dal deputato dell'Mpa Orazio D'Antoni, dal vicepresidente dell'Ars Santi Formica e dall'assessore dell'Udc, Antonello Antinoro. Soddisfatto il segretario regionale del sindacato Sales, Michele Salomone, per il quale «i due ordini approvati sono un atto di indirizzo politico che il governo deve rispettare». Il passaggio a tempo pieno dei soccorritori, per il capogruppo del Pdl all' Ars, Innocenzo Leontini, sarà garanzia di risparmio, dato che ad oggi le ore di lavoro sono state pagate con lo straordinario. Sulla riforma, Rudy Maira, capogruppo dell'Udc, ha poi sottolineato l'importanza del dialogo con l'assessore Russo «che aveva intrapreso un binario monotematico» e ha ribadito «il profilo fortemente parlamentare della nuova legge». Dello stesso avviso pure l'ex coordinatore regionale di An, Pippo Scalia. Ieri è tornata a parlare anche l'opposizione. Il capogruppo, Antonello Cracolici, intervenuto 128 volte nelle 29 ore di dibattito d'aula, non ha negato che «alcuni dei 29 deputati del Pd avevano suggerito l'astensione piuttosto che il voto contrario. Ma alla fine ha prevalso la ragione politica contro la moltiplicazione delle poltrone». Per Claudio Barone, segretario regionale della Uil, e Pino Franchina, componente della segreteria regionale, la riforma «è un buon compromesso che va verificato sul campo».
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