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Valguarnera. Protesta per chiusura postazione 118
Valguarnera. Sebbene la salute di ogni singolo cittadino sia un diritto fondamentale, dettato tra l'altro dalla Costituzione Italiana e da regole morali, la Regione Sicilia sopprimerà ben presto, la bellezza di 36 presidi del 118, auspicando così un risparmio annuale di circa 800 mila euro. Dunque la prima assistenza ai malati, il trasporto di essi presso i più vicini nosocomi, verrà negato in particolar modo ai cittadini di quei paesi che, come Villarosa, Centuripe e Valguarnera, distano più o meno mezz'ora dagli ospedali di Piazza Armerina ed Enna, con evidente rischio per i malati più gravi di perdere la corsa contro il tempo. Dunque la salvaguardia della salute si ritiene un dispendio ingiustificato di quattrini, oppure il malessere della sanità siciliana, che fa eco a quel brutto scricchiolio tutto italiano, è da ricercare in altre voci di capitolo?La seconda ipotesi può essere la più veritiera, specie se si considera il brutto rapporto che ben altri "apostoli" della sanità, instaurano con un sistema viziato e corrotto. E' forse il caso dei 107 Medici denunciati per truffa aggravata e falso ideologico; professionisti ben lontani dai guadagni miseri di un operatore 118 che, convenzionati con l'A.U.S.L. 8 di Siracusa, per aver prescritto farmaci documentati da nr.281 ricette mediche, in data posteriore al decesso di 162 loro pazienti, deceduti anche da diverso tempo, cagionando un danno erariale al Sistema Sanitario. Come nel caso dell'Alitalia, ritengo che la Regione Sicilia, così come ogni cittadino, debba trovare nello sperpero di denaro pubblico e nelle tasche di dirigenti profumatamente pagati per lavoricchiare, l'enorme falla che accompagna i Ministeri e l'economia tricolore. Ebbene, con l'eliminazione di presidi 118 come quelli succitati, non solo ci si abbroga il diritto di scegliere quali cittadini salvare e quali, invece, ritenere di serie B e quindi sacrificabili, ma si azzoppa un già arrancante sistema sanitario. Mi è capitato spesso, durante la mia infanzia a Valguarnera, di sentire nel silenzio rotto solo dalle cicale e dai rumori della nostra generosa terra, un'assordante sirena. Quel suono, carissimi lettori, è la rappresentazione di una storia, di una corsa contro il tempo; di un incidente o di un malore, di un bimbo che cade o di un vecchio che stramazza esamine. Mai, da ingenuo bambino che ero, potevo percepire l'importanza di quella corsa, di quella insistente lena che non riusciva a disturbare la mia tranquillità di fanciullo festante. Oggi, un pò per il mio lavoro, un pò per i miei 27 anni, ho voluto sposare la causa di tutti quei cittadini che, con la soppressione di questo importante servizio, verranno i loro diritti alle cure e alla prima assistenza, negati, recisi alla radice. La scomparsa di tale servizio, esporrebbe maggiormente i cittadini dei succitati territori a un indebolimento, riducendo altresì le prospettive di alcuni pazienti, aumentandone il rischio di aggravarsi o, purtroppo, perdere inesorabilmente la lotta col tempo. A tale proposito ho deciso di istituire una raccolta firme online, raggiungibile dal mio sito www.carmeloparrinelli.it e di contattare alcune associazioni giovanili. Grazie al coordinamento di queste associazioni (Nemesi, Aretè e Pantere Verdi), insieme a semplici e responsabili cittadini, la raccolta firme sarà ripetuta sabato 30 e domenica 31 agosto, presso la centralissima via Sant'Elena di Valguarnera, contro la chiusura della postazione 118 di Valguarnera Caropepe e per convincere la Regione Sicilia a rivedere il piano dei tagli avanzato su tali servizi. I tanti concittadini residenti all'estero, dunque assenti per ovvi motivi nei giorni della raccolta, potranno contribuire attivamente apponendo il proprio nome alla petizione online. Data la certa chiusura dei presidi 118 di Villarosa e Centuripe, oltre a quella valguarnerese, la raccolta online potrà essere firmata anche dal resto dei siciliani (ma anche italiani), al fine di rafforzare l'effetto di un eventualissimo ricorso in sede TAR. Chi firma online può ripetere la firma anche nei gazebo, a patto che lo specifichi agli addetti. Carmelo Parrinelli
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