Non è stato ancora ufficializzato nulla da parte dell'Ausl 5 in merito alla preannunciata riduzione dei Presidi territoriali d'emergenza-118 che in tuttala provincia dovranno passare da 14 a 5. Un taglio che, comunque, secondo quanto chiarito nei giorni scorsi, non dovrebbe comportare troppi disagi all'utenza: le sedi infatti non verranno chiuse, ma continueranno tutte a mantenere l'ambulanza con medico a bordo, mentre invece perderanno la figura del medico "stanziale", cioè il professionista che rimane nel presidio anche quando l'ambulanza con l'altro sanitario si reca sul luogo delle chiamate d'emergenza.Lo scopo, chiaramente, è di ridurre i costi per l'arcinota condizione di gravissimo deficit nella gestione sanitaria regionale. In questo caso, si era ritenuto che, comunque, l'utenza non ne avrebbe risentito, ma non tutti sono d'accordo, soprattutto gli operatori dei servizi territoriali (che verrebbero trasferiti altrove).Si fa infatti notare come, comunque, la mancanza del medico continuativamente nel presidio inevitabilmente costituirà un disservizio per i pazienti che ne dovessero avere bisogno e che, potendo contare su quella figura, eviterebbero di intasare i pronto soccorso degli ospedali, trovando risposte anche negli orari di chiusura della guardia medica (operativa dalle 20 alle 8). A Messina città sono due i Pte-118: quello di via Aurelio Saffi (candidato alla rimodulazione, specie per la vicinanza con il Piemonte anch'esso sede di ambulanza) e quello all'ex Margherita. Quest'ultimo doveva essere trasferito con una certa urgenza, vista l'inadeguatezza dei locali, ma nonostante nella cittadeila della salute di Viale Giostra sia tutto pronto per accoglierlo, il trasloco non è stato ancora effettuato.
06.05.2008
http://www.medpress.it/rass_stampa/rstampa.php?id=887
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