Per abuso d'ufficio e violazione della legge elettorale
(ANSA) - CATANIA, 2 MAG - La terza sezione penale del Tribunale di Catania ha condannato a 2 anni e 6 mesi di reclusione l'ex sindaco di Catania. Condannati anche gli allora assessori Strano, Fatuzzo, D'Antoni, Nicotra, Grasso, De Mauro. I reati ipotizzati dalla Procura, nel processo sui contributi previdenziali concessi dal Comune ai suoi dipendenti per i danni da cenere nera dell'Etna 3 giorni prima delle amministrative del 2005, sono abuso d'ufficio e violazione della legge elettorale. http://www.ansa.it/site/notizie/regioni/sicilia/news/2008-05-02_102191184.html
La terza sezione penale del Tribunale di Catania ha condannato a 2 anni e 6 mesi di reclusione l'ex sindaco di Catania, e adesso parlamentare del Pdl, Umberto Scapagnini, a conclusione del processo sui contributi previdenziali concessi dall'amministrazione pubblica ai suoi dipendenti per i danni da 'cenere nera' dell'Etna tre giorni prima delle elezioni comunali del 2005. I giudici hanno inoltre condannato a due anni e due mesi di reclusione ciascuno gli allora assessori Nino Strano, Fabio Fatuzzo, Orazio D'Antoni, Antonino Nicotra, Filippo Grasso, Ignazio De Mauro. Assolti invece gli ex assessori Angelo Rosano e Rosario D'Agata. I reati ipotizzati dalla Procura della Repubblica di Catania sono abuso d'ufficio e violazione della legge elettorale. Il Tribunale ha anche concesso un risarcimento danno di 50 mila euro al senatore del Pd Enzo Bianco, che era candidato del centrosinistra a sindaco e che, ha annunciato, devolverà il ricavato della causa in beneficenza. I giudici hanno disposto l'interdizione temporanea dai pubblici uffici per Scapagnini ed i sei assessori ma l'interdizione non è esecutiva e viene sospesa in attesa del giudizio finale Al centro dell'inchiesta, avviata dai sostituti procuratori Ignazio Fonzo, che adesso è consulente dell'Antimafia, e Francesco Puleio, che ha rappresentato l'accusa in aula, ci sono due delibere comunali per la restituzione dei contributi previdenziali il cui prelievo doveva essere sospeso durante l'emergenza cenere lavica creata da una fase eruttiva dell'Etna. Per questo i circa quattromila dipendenti comunali ricevettero in busta paga una somma compresa tra i 300 e i 1.000 euro, che dovranno restituire senza interessi in undici anni al loro ente previdenziale.http://www.vrsicilia.it/catania/index.php
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