
Se il calore del sole ha infranto – come la mitologia insegna – il sogno di Icaro facendo sciogliere la cera delle sue ali, un’improvviso soffio di Eolo ha trasformato la dolce discesa di una mongolfiera con a bordo tre persone, in un atterraggio più brusco tra le rocce della viva sciara dell’Etna, che fortunatamente si è risolto con un po’ di paura e nulla più. Protagonisti della piccola disavventura che ieri mattina ha tenuto un po’ con il fiato sospeso, sono stati tre amici, due di Maletto e uno di Bronte, che stavano effettuando un volo di esplorazione per studiare percorsi da proporre agli appassionati dell’Etna e del volo in mongolfiera. “Stavamo effettuando un giro di prova sui boschi dell’Etna – ci ha raccontato nel corso del pomeriggio Maurizio Curaro, 45 anni, residente a Maletto, che si occupa di strutture gonfiabili, con la passione del volo sin da piccolo, oggi, sembrerebbe, unico pilota di mongolfiera della Sicilia, che a bordo del pallone aerostatico ha già volato nei cieli del Nord Italia, Francia e Germania – eravamo poco sotto Monte Spagnolo, a oltre 1000 metri di quota, a sud di Randazzo, viaggiavamo in direzione di Piano Provenzana quando, vedendo la strada che scorre lungo la sciara del 1981, ho effettuato le manovre necessarie per l’atterraggio. Giunti sulla strada, quando stavano per atterrare e poco prima del necessario ancoraggio, un’ improvviso colpo di vento ha risollevato la mongolfiera, portandola più in alto dove non c’erano i nostri mezzi”. Lanciato l’allarme dall’equipaggio a terra sono scattati i soccorsi e sul posto si sono prontamente portati i Vvf di Maletto, un gruppo di Vvf del nucleo SAF di Catania, per il recupero in località impervie, una pattuglia della Forestale di Randazzo, e un elicottero dei Vvf. Recuperati i membri dell’equipaggio e accertate le ottime condizioni di salute, i soccorsi hanno provveduto al recupero della mongolfiera. Una giornata di certo non noiosa per i tre amici appassionati di Mongolfiera che non ha scalfito il desiderio di realizzare il loro sogno. “Acquisito il brevetto 3 anni fa, dopo aver conosciuto 10 anni prima diversi piloti del nord Italia con i quali ho effettuato voli congiunti su Agrigento e Ragusa Ibla, mi piacerebbe riuscire a sorvolare in Mongolfiera il cratere centrale dell’Etna e mostrare a tutti gli appassionati le bellezze del vulcano”.
Sonia Distefano fonte “La Sicilia” del 01-05-2008
SOTTO ALCUNE NOSTRE FOTO DI ARCHIVIO DELLA MONGOLFIERA RECUPERO E DEL RECUPERO
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