il 118 in sicilia

il 118 in sicilia
In Sicilia il Servizio Urgenza Emergenza Sanitario "S.U.E.S. 118", attivato in maniera sperimentale e provvisoria l' 11 Agosto 1997, è dotato di quattro Centrali Operative interprovinciali presso le provincedi Palermo, Catania, Caltanissetta e Messina. Ogni C.O. è provvista di una rete telefonica sanitaria dedicata solo alla emergenza (118) e indipendente da quella ordinaria, con venti linee dhe afferiscono a cinque posti di operatori; dispone inoltre di una rete privata virtuale dedicata (RPV) che le collega fra loro, con tutti i pronto soccorso e con tutti i reparti dell'area critica degli ospedali dell'Isola (Rianimazioni, Unità coronariche, Neurochirurgie, etc.); ognuna di esse è fornita inoltre di un sistema di registrazione automatico di tutte le telefonate che vi afferiscono. Le Centrali Operative, ciascuna per il proprio bacino, sono raggiungibili dall'utenza componendo il numero telefonico unico e gratuito 1-1-8.

sabato 5 gennaio 2008

Il centrosinistra presenta un contropiano sulla sanità

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Gazzetta del Sud - 04.01.2008
Ed. Messina (pag. 29)
n.d.



Regione. Lo ha annunciato Rita Borsellino
Il centrosinistra presenta un contropiano sulla sanità
L'on. Cantafia chiede a Livia Turco di procedere al commissariamento
Palermo. Commissario regionale per la sanità cercasi. Il nuovo piano sanitario regionale per il rientro dal deficit elaborato dall'assessore Roberto Lagalla sembra non esser piaciuto al deputato della Sinistra Arcobaleno Francesco Cantafia che, armatosi di carta e penna, ha scritto al ministro della Salute Livia Turco per invitarla ad «attivare tutti gli interventi necessari, compreso il commissariamento dell'Assessorato Regionale alla Sanità, affinché anche in Sicilia possa nascere e crescere una sanità nuova, equa, giusta e soprattutto svincolata con certezza dalle logiche del potere affaristico e mafioso».
Tutto questo mentre Rita Borsellino annuncia un ddl su sistema regionale basato sulla riduzione delle aziende sanitarie siciliane, l'istituzione di un'agenzia di servizi, la realizzazione di uno studio epidemiologico, la stesura di un nuovo piano sanitario e l'individuazione di una stazione unica appaltante, Cinque punti di un ddl che la Borsellino presenterà «immediatamente al rientro dalle ferie - dice - perchè la sanità è una priorità che deve essere affrontata con tempestività».
Torniamo alla richiesta di Cantafia che ha preso spunto dalla bozza del piano distribuita da parte dell'assessorato per la Sanità alle organizzazioni sindacali durante le feste natalizie. «Si tratta - ha scritto Cantafia al ministro Turco - di un documento degno di quei contratti che di solito vengono proposti dai venditori porta a porta: una monumentale "bozza" da 300 pagine piena di continui richiami alle note a piè di pagina scritte con caratteri microscopici e il cui contenuto è talmente rivoluzionario da essere del tutto e palesemente irrealizzabile».
A giudizio di Cantafia il Piano Lagalla, altro non sarebbe che «la classica premessa per l'ennesimo atto-farsa che, così come già avvenuto con decine di analoghi documenti prodotti in passato sulla sanità, porterà prima o poi qualche zelante assessore a scrivere che "...anche se gli adempimenti formali sono stati eseguiti, clima e circostanze non hanno favorito la realizzazione del progetto... ;" insomma, la solita presa in giro».
Inoltre, ha aggiunto Cantafia, «è evidente che un piano di rientro del deficit sanitario non può essere staccato da una generale programmazione degli interventi, che può essere fatta solo nell'ambito di un Piano sanitario regionale: in Sicilia siamo fermi ad un Piano del 2000... come dire che appartiene ad un'altra era geologica»". Cantafia, pertanto, nella lettera a Lidia Turco, s'è appellato all'articolo 32 e all'articolo 117 della Costituzione affinché «il Governo nazionale metta in atto dei provvedimenti ormai non più rinviabili, come per altro ha fatto di recente con altre Regioni del Meridione».
Ma se Cantafia contestala gestione della Sanità, il capogruppo di Uniti per la Sicilia Maurizio Ballistreri appunta la sua attenzione sulla seconda tranche di vendita di immobili di proprietà della Regione, che, a suo parere, «rischia di diventare l'ennesima truffa ai danni dei siciliani che non porterà alcun beneficio alle casse regionali ma arrecherà soltanto danni ora e in futuro».
«Questa operazione - sostiene il deputato socialista - non solo rischia di non portare alcuna liquidità alle casse, ma potrebbe addirittura trasformarsi in una vera e propria truffa nei momento in cui la Regione dovesse vendere i propri immobili per poi farseli affittare dai futuri proprietari, non potendo farne a meno per le proprie esigenze operative».
Per Ballistreri, infatti, «l'ipotizzata assenza di un vincolo di rinnovo automatico del contratto d'affitto è una ulteriore prova del fatto che questa operazione, così come sembra delinearsi, è una operazione a puro rischio per la Regione e a tutto vantaggio degli acquirenti privati».
«Vista l'entità del problema e la sua rilevanza in termini di impatto socio-economico nel tessuto della nostra Regione - conclude Ballistreri - su questa vicenda si pronunci direttamente l'Assemblea regionale, tramite l'aula o almeno tramite la commissione Bilancio, in modo che i siciliani possano sapere e valutare chi ha sponsorizzato questa operazione e possano in futuro chiederne conto».


04.01.2008

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Rimuovere i graffi dai cd in cinque minuti


Eccovi alcuni metodi casalinghi, mediante i quali dovreste essere in grado di rimuovere i graffi dalla superficie dei cd.Le superfici dei cd o dei dvd sono molto delicate. Infatti, basta una scorretta conservazione, ed ecco che la superficie di esso si striscia. Se avete sperimentato tutto quanto era nelle vostre conoscenze, ma non avete ancora risolto il problema, vi indichiamo altri metodi, mediante cui dovreste essere in grado di rimettere in sesto i vostri cd o dvd. Tuttavia, sia bene chiaro, quelle sotto riportate devono essere intese come "ultime spiagge", ossia soluzioni utilme al problema, cui ricorrere soltanto quando non c'è proprio più niente da fare. Di conseguenza, non ci assumiamo nessuna responsabilità nel caso in cui non riusciste a pervenire al risultato sperato. In sostanza, non vi assicuriamo che i vari metodi proposti possano effettivamente funzionare. Primo metodo – Il dentifricio Cosa vi serve: Un cd da pulire Dentifricio (possibilmente a pasta bianca e non colorata, senza granuli) Acqua di rubinetto Un batuffolo di cotone Un panno morbido Dieci minuti di tempo Sul mercato esistono dei costosissimi kit di riparazione, ma con questo metodo non servono. Prendiamo il supporto da pulire e mettiamoci sopra del dentifricio. Con un batuffolo di cotone leggermente inumidito (o con le mani, se preferite) spalmiamo per bene il dentifricio lungo tutta la superficie del cd, anche se ne è strisciata solo una piccola parte. Lasciamo agire il dentifricio per cinque minuti. Quindi prendiamo il cd e, sotto l’acqua corrente, togliamo con le mani ogni residuo di dentifricio. Quando abbiamo rimosso tutto il dentifricio, asciughiamo il supporto con un panno morbido e, voilà, la superficie ora è ben levigata! Ovviamente, devo ricordarvi che se la superficie presenta graffi profondi, questi potrebbero non venir via, neppure se lasciaste agire il dentifricio per giorni e giorni. Secondo metodo – La banana E' possibile rimuovere i graffi dai cd anche con questo frutto esotico, ma la procedura è un po’ più lunga. Cosa vi serve: Un cd da pulire Un pezzo di banana (con la sua buccia, da utilizzare in seguito) Un panno morbido Acqua di rubinetto Quindici minuti del vostro tempo Prendiamo il supporto da pulire e strofiniamoci sopra la polpa della banana con movimenti circolari. E' necessario strofinare tutta la superficie del cd. Lasciamo agire la polpa sul support per 5 minuti. Ripuliamo la superficie con la parte interna della buccia . Laviamo il supporto con acqua e asciughiamolo con un panno morbido.Anche per quanto riguarda questo metodo, è nostro dovere segnalare che i graffi molto profondi potrebbero non sparire, anche dopo giorni e giorni di duro lavoro.

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