il 118 in sicilia

il 118 in sicilia
In Sicilia il Servizio Urgenza Emergenza Sanitario "S.U.E.S. 118", attivato in maniera sperimentale e provvisoria l' 11 Agosto 1997, è dotato di quattro Centrali Operative interprovinciali presso le provincedi Palermo, Catania, Caltanissetta e Messina. Ogni C.O. è provvista di una rete telefonica sanitaria dedicata solo alla emergenza (118) e indipendente da quella ordinaria, con venti linee dhe afferiscono a cinque posti di operatori; dispone inoltre di una rete privata virtuale dedicata (RPV) che le collega fra loro, con tutti i pronto soccorso e con tutti i reparti dell'area critica degli ospedali dell'Isola (Rianimazioni, Unità coronariche, Neurochirurgie, etc.); ognuna di esse è fornita inoltre di un sistema di registrazione automatico di tutte le telefonate che vi afferiscono. Le Centrali Operative, ciascuna per il proprio bacino, sono raggiungibili dall'utenza componendo il numero telefonico unico e gratuito 1-1-8.

venerdì 8 luglio 2011

«Per due ore in attesa dell’ambulanza che mi riportasse al reparto, poi sono andato a piedi»

La Rassegna Stampa di MEDPress.it... La rassegna stampa di MEDPress.it
La Sicilia
Ed. del 08.07.2011 - Catania - pag. 38
n.d.
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Lo dico a La Sicilia

Io, ricoverato, lasciato da solo per due ore in attesa dell’autoambulanza. E’ successo all’esterno del reparto che ospita gli ambulatori di dermatologia dell’ospedale Vittorio Emanuele, dove il sottoscritto, da alcuni giorni ricoverato per controlli epatici al reparto di malattie infettive dell’ospedale Ferrarotto, era stato accompagnato per una visita specialistica.
Alle ore 11.50, mentre il pranzo sta per essere servito, vengo prelevato dagli operatori dell’autoambulanza appartenente alla Croce Amica One Srl. (società di Milano che si è aggiudicata la gara d’appalto per i servizi esternalizzati di tutti gli ospedali di Catania) e accompagnato al nosocomio che dista circa 10 minuti (traffico permettendo). Dopo avermi lasciàto a una cinquantina di metri dal plesso di dermatologia, la lettiga riparte per altri servizi. Il tempo di presentarmi allo sportello dell’accoglienza, ascoltare le parole dell’addetta alle visite che commenta «…a quest’ora?», attendere nella fresca sala d’aspetto una decina di minuti e il medico mi visita e mi fissa un appuntamento a pochi giorni di distanza per il semplice intervento di rimozione di un piccolo fibroma. Esco e la caposala chiama davanti a me, ore 12.20, il servizio autoambulanza per il riaccompagna mento al Ferrarotto. Attendo in sala d’aspetto fino alle 13.15, fin quando mi viene suggerito dal personale dell’ambulatorio di aspettare all’esterno in modo da rendermi visibile (!?). Mi siedo sulle scale esterne e temporeggio controllando la strada e riparandomi dal sole a picco che fa salire la temperatura a 35 gradi. Dopo poco escono gli operatori, chiudono il reparto e un medico mi chiede il permesso di chiamarmi l’indomani per sapere quanto tempo ho dovuto attendere, riservandosi di segnalare il ritardo alla direzione sanitaria. Alle ore 14.30, ovvero dopo oltre due ore di inutile attesa, irritato, stanco, accaldato e affamato decido di tornare a piedi e m’incammino verso il Ferrarotto. Non essendo pratico della zona allungo il percorso e giro da via Plebiscito in via Lago di Nicito e, per pura coincidenza, scorgo seduti al bar Caffè Sicilia, 6 operatori della Croce Amica One Srl. , due ambulanze e una moto soccorso parcheggiate a poca distanza.
Penso che stiano consumando una giusta pausa pranzo e mi chiedo se chi li dirige ha organizzato il lavoro, in termini di adeguatezza (quantitativa e qualitativa) del personale, mezzi, remunerazione e turni in modo tale da garantire l’efficienza e l’efficacia dei servizi. Proseguo sudato, sotto il sole cocente e dopo l’ultima salita arrivo, finalmente, a «casa» (reparto). L’infermiera mi accoglie con un’espressione tra lo stupito e il preoccupato riferendomi di aver richiamato l’ambulanza poco dopo le 14.00 appena entrata in turno e di aver ricevuto rassicurazioni sul mio recupero. In conclusione, dopo aver raccontato il fatto ad alcuni operatori e altri ricoverati mi convinco di denunciare l’accaduto alla direzione sanitaria (attraverso l’URP, ufficio relazioni col pubblico) e scrivere questo amaro resoconto.
La cronologia di questo specifico episodio, ma in questi pochi giorni di ricovero ne ho viste e sentite di tutte i colori - con relative lamentele da parte del personale medico e paramedico, dei lavoratori generici e addetti a specifici servizi, dei pazienti ricoverati o fruitori esterni di prestazioni sanitarie – dovrebbe (qualora ve ne fosse ancora bisogno) essere sufficiente per far riflettere chi di dovere sull’organizzazione e, più in generale, sul sistema dei servizi - pubblici, ma anche privati - alla persona.
Gianantonio Racchetti
Abbiamo cercato ripetutamente di contattare Croce Amica One srl. Nessuna risposta dalla sede catanese della società. La casa madre di Milano ci ha rimandato alla succursale etnea. Che per ora resta muta.

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Rimuovere i graffi dai cd in cinque minuti


Eccovi alcuni metodi casalinghi, mediante i quali dovreste essere in grado di rimuovere i graffi dalla superficie dei cd.Le superfici dei cd o dei dvd sono molto delicate. Infatti, basta una scorretta conservazione, ed ecco che la superficie di esso si striscia. Se avete sperimentato tutto quanto era nelle vostre conoscenze, ma non avete ancora risolto il problema, vi indichiamo altri metodi, mediante cui dovreste essere in grado di rimettere in sesto i vostri cd o dvd. Tuttavia, sia bene chiaro, quelle sotto riportate devono essere intese come "ultime spiagge", ossia soluzioni utilme al problema, cui ricorrere soltanto quando non c'è proprio più niente da fare. Di conseguenza, non ci assumiamo nessuna responsabilità nel caso in cui non riusciste a pervenire al risultato sperato. In sostanza, non vi assicuriamo che i vari metodi proposti possano effettivamente funzionare. Primo metodo – Il dentifricio Cosa vi serve: Un cd da pulire Dentifricio (possibilmente a pasta bianca e non colorata, senza granuli) Acqua di rubinetto Un batuffolo di cotone Un panno morbido Dieci minuti di tempo Sul mercato esistono dei costosissimi kit di riparazione, ma con questo metodo non servono. Prendiamo il supporto da pulire e mettiamoci sopra del dentifricio. Con un batuffolo di cotone leggermente inumidito (o con le mani, se preferite) spalmiamo per bene il dentifricio lungo tutta la superficie del cd, anche se ne è strisciata solo una piccola parte. Lasciamo agire il dentifricio per cinque minuti. Quindi prendiamo il cd e, sotto l’acqua corrente, togliamo con le mani ogni residuo di dentifricio. Quando abbiamo rimosso tutto il dentifricio, asciughiamo il supporto con un panno morbido e, voilà, la superficie ora è ben levigata! Ovviamente, devo ricordarvi che se la superficie presenta graffi profondi, questi potrebbero non venir via, neppure se lasciaste agire il dentifricio per giorni e giorni. Secondo metodo – La banana E' possibile rimuovere i graffi dai cd anche con questo frutto esotico, ma la procedura è un po’ più lunga. Cosa vi serve: Un cd da pulire Un pezzo di banana (con la sua buccia, da utilizzare in seguito) Un panno morbido Acqua di rubinetto Quindici minuti del vostro tempo Prendiamo il supporto da pulire e strofiniamoci sopra la polpa della banana con movimenti circolari. E' necessario strofinare tutta la superficie del cd. Lasciamo agire la polpa sul support per 5 minuti. Ripuliamo la superficie con la parte interna della buccia . Laviamo il supporto con acqua e asciughiamolo con un panno morbido.Anche per quanto riguarda questo metodo, è nostro dovere segnalare che i graffi molto profondi potrebbero non sparire, anche dopo giorni e giorni di duro lavoro.

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